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Egemonia scenica (con trasalimento)

Egemonia scenica [con trasalimento]. Nell’aratura. Nell’eloquenza immota risospinta verso alleanze umane. Tipizzazioni delucidanti come bagliori magici risalenti il mare.

C’è un sovvertimento. Dietro il nostro vissuto. Nel poter essere. Nel tramutare i gesti in azioni drastiche ma veritiere. Una finzione non potrà infatti unirsi alla varietà della capsula giornaliera. Limpido avviamento congiunto: nell’asciugatura si ricompattano le antinomie sommerse o anchilosate da una rigidità climatica esterna.

Sbavatura gioviale. Mi portavi il piatto dell’irriconoscibilità sul viale simbiotico privo di infrastrutture. La gamba scarna è accecata dal crepitio insapore o meditabondo di un dubbio ansante. Tra le sedute con spaziature ampliate ti conducevo sul lato esterno della mia mano avvolta verso un istante sapido, non compensabile. In una sommatoria di sonorità nascenti l’apparente attrito del tuo riscontro fermentava per rifiorire sul dorso algido dell’inesplicabile.

L’incontro è un varco insostituibile: è un frutto acceso dentro i confini di una degustazione ampia del passo vitale.

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Un levriero e ricetrasmittenti tra organigrammi di poteri  o antagonismi   [in leggi nodali]. Voci proteiformi   profondamente libere  disinnescano  azioni leali nella tensione trasformativa e nell'ancoraggio alle soggettività in maturazione o in un dissolvimento andante. Eudaimonia nascente che produce stralci di incognite            [valorizzanti]      lungo gli istanti vividi di             ri-assorbimento.

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 “L’acqua può isolare ma non sopraffare “ L’acqua asseconda il tempo flessuoso incidendo nella via della mediazione: come un tripudio  dentro un'accecante tattica predatoria. Si assesta lo scivolamento e lo scorrimento è vitale: la qualità della mescolanza nutre ogni avventore che si predisponga a un avanzamento algido e speranzoso. Sedimento + impulso: nuovo slancio pressorio. Senza suddivisioni o inarcamenti  l’acqua impregna  il corpo e lo spazio divisorio mentale generando zone di scomponimento  trascrivendo il volto di caparbietà sommersa  o progressiva.

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